Il nuovo Programma Nazionale Esiti e l’evoluzione verso una sanità data-driven
Monitoraggio delle performance e interpretazione dei dati sono fondamentali per migliorare la qualità e l’efficacia dei servizi ospedalieri.
Monitoraggio delle performance e interpretazione dei dati sono fondamentali per migliorare la qualità e l’efficacia dei servizi ospedalieri.
Con la recente pubblicazione del nuovo Programma Nazionale Esiti (PNE), si rinnova l’impegno per una sanità trasparente, basata su dati concreti. Ne parliamo con Andrea Patané, Amministratore Delegato di BIM Italia – Gruppo GPI.
Di recente, Agenas ha presentato i risultati del Programma Nazionale Esiti 2024. Qual è il ruolo del PNE nel miglioramento della qualità sanitaria in Italia?
Il PNE è uno strumento strategico per il nostro sistema sanitario. L’obiettivo principale è promuovere un approccio fondato su dati oggettivi, misurando i volumi e gli esiti clinici di tutte le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, in modo accurato e trasparente.
Questo approccio permette di identificare inefficienze e di reinvestire risorse nelle aree che necessitano miglioramenti, favorendo un sistema di assistenza basato su dati concreti.
BIM Italia ha seguito fin dall’inizio il lavoro di Agenas con il PNE. Come si traduce questa esperienza in benefici concreti per le strutture sanitarie?
Agenas ha creato un osservatorio costante sulla qualità dell’assistenza sanitaria italiana che restituisce informazioni utilissime per ottimizzare particolari aree o percorsi clinici. Ma i tempi di latenza sono rilevanti: il PNE presentato lo scorso 29 ottobre illustra i risultati del 2023, e fornisce solo il valore finale dell’indicatore, senza dettagli sulla sua composizione.
La nostra esperienza ci permette di supportare le strutture ospedaliere con un monitoraggio real-time delle performance e un’interpretazione dettagliata del risultato finale dei vari indicatori. Inoltre lavoriamo intensamente per supportare i clinici nella corretta descrizione del loro operato. La stessa Agenas ribadisce costantemente l’importanza della precisione e della coerenza dei dati raccolti, al fine di generare indicatori statisticamente solidi.
In pratica, affianchiamo gli ospedali nel miglioramento continuo delle loro strategie assistenziali, sempre in linea con gli obiettivi di salute definiti dal Servizio Sanitario Nazionale.
Come supportate le strutture sanitarie nel passaggio dai dati alle strategie decisionali?
Il nostro lavoro parte dall’analisi dettagliata degli indicatori – che riusciamo a calcolare in tempo reale e con ottima approssimazione, seguendo i protocolli di Agenas – e procede con la loro disamina, basata sui range di valutazione forniti dall’Agenzia.
Se emergono criticità attiviamo gli audit per individuare ed eliminare gli errori, come l’uso improprio dei codici ICD9-CM, che potrebbero influire negativamente sui risultati.
Successivamente, forniamo supporto tecnico alle verifiche organizzative interne all’ospedale per ottimizzare percorsi e modalità operative.
Un approfondimento fondamentale che aiuta le strutture sanitarie a interpretare gli indicatori e a trasformarli in strumenti chiave di conoscenza e miglioramento.
Quali strumenti specifici offre BIM Italia per facilitare questo processo di analisi e decisione?
L’elemento determinante è il binomio software-consulenza.
Abbiamo una linea completa di applicativi, personalizzati secondo le normative regionali, che semplificano i processi di codifica, documentazione e monitoraggio della qualità e dell’appropriatezza.
Inoltre, forniamo consulenza tecnica e clinica per la lettura delle treemap, l’attivazione di audit e corsi di formazione specifici su normativa sanitaria, algoritmo del Grouper, codifica ICD9-CM.
Un supporto costante che consente alle strutture ospedaliere di monitorare le proprie performance in tempo reale e intervenire tempestivamente, governando così i processi interni con grande efficacia.
Molto spesso i dati sugli esiti clinici vengono ridotti a semplici classifiche. Qual è il vostro approccio rispetto a questa complessità?
I dati sugli outcome sanitari sono numeri che racchiudono una complessità molto articolata.
Il valore di un indicatore riflette il lavoro quotidiano degli operatori, la capacità organizzativa delle Direzione Sanitarie, è una chiave per capire come suddividere le risorse, su chi e cosa investire…
Noi sfruttiamo al massimo ogni indicatore: i nostri software lavorano e si aggiornano di continuo per offrire letture sempre più approfondite, complete e parlanti di questi dati che rappresentano molto di più di un semplice “voto”.
In che modo la tecnologia avanzata supporta l’interpretazione e l’efficienza dei dati sanitari?
L’uso di algoritmi di machine learning e intelligenza artificiale ci consente di analizzare anche dati destrutturati, offrendo un supporto concreto alla codifica clinica.
In questo modo, i medici hanno a disposizione strumenti che rendono più rapido e preciso il processo di documentazione, senza compromettere la riservatezza dei dati.
Questo livello di accuratezza non solo riduce gli errori, ma migliora l’intero processo di trattamento dei dati clinici, sempre in ottemperanza alle normative sulla Privacy.
Qual è la visione futura di BIM Italia per una sanità sempre più basata sui dati?
Il futuro della sanità è sempre più data-driven e noi ci impegniamo a sviluppare soluzioni che trasformino i dati in strumenti di miglioramento reale e sostenibile.
Esperienza e costante aggiornamento tecnologico per rendere la qualità delle cure sempre più alta e misurabile.
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